STA PER FINIRE L’ANNO,
da questo mio blog sulla scuola , che credo assommi dai 4 ai 10 lettori fissi, ma dal metodo dei report potrebbero essere meno o molti di più, vorrei RINGRAZIARE le stesse persone degli auguri di un anno fa:
- la preside del liceo Virgilio di Roma, per aver denunciato ciò che bisognava denunciare
- il Presidente Mattarella, per aver tirato verbalmente le orecchie ai “genitori bullisti”
vorrei aggiungere:
- il mio preside ATTUALE , per non aver gridato, preso in giro, premeditato strategie, essere stato volgare: dovrebbero essere comportamenti normali tra chi ha avuto la fortuna di studiare…purtroppo mi risulta che così non sia…
- l’ex Ministro Azzolina, perché prima che la ……….. politicamente, stava preparando alcuni incontri, accessibili a tutti gli insegnanti e giornalisti on line, tra esperti di cultura e scuola ESTREMAMENTE DIVERSI TRA LORO
PER IL FUTURO vorrei augurare MENO INEDUCAZIONE, lo faccio senza odio, sperando che Qualcuno ci dia una mano:
* ignorare un punto di cui sopra e non proseguirlo è ineducazione
*ignorare diciottomila firme contrarie alla propria linea autoreferenziale e unilaterale, e i grandi nomi che hanno firmato, è ineducazione
*andare dritti per la propria strada presentando una strada come se fosse progressista, obbligatoria, unica, è ineducazione (oltre che trasgressione dell’art. 33 della Costituzione Italiana), così come lo è ignorare le migliaia di esperti che non la pensano così, alcuni quasi pensano il contrario
*costringere dei presidi a convocare i propri insegnanti l’ultimo giorno prima della pausa natalizia, e di nuovo DURANTE le vacanze, asserendo urgenze del tutto aleatorie e non dimostrate, è forse addirittura pseudo aziendalismo, ma sicuramente è ineducazione…
BUON ANNO A TUTTI, ANCHE A CHI SOPRA CRITICO: auguri di Bene, di convesrione sincera, di gratitudine per chi già dà tanto, di amore per la cultura, per il dialogo verbale, per la serietà, per la VERITA’ non strategica, per la severità giusta accanto alla dedizione giusta…
AUGURI ALLA SCUOLA, TUTTA. A UNA PARTE DI PIU’, PERCHE’ NE HA BISOGNO…, paolo