il lavoro dei proff. (vi prometto:non la solita solfa!)

Il secondo passo (o, per quelli a cui piace scrivere range device etc. al posto di durata, intervallo, dispositivo, strumenti… step) su comportamenti insistiti sbagliati e dannosi dell’Amministrazione della scuola riguarda, per i pochissimi lettori che ringrazio, il lavoro degli insegnanti. A me piace entia multiplicanda non sunt praeter necessitatem e anche tagliare la testa al toro [la seconda cosa solo metaforica: i tori sono animali di lunga prosapia culturale, e anche simpatici quando non ti attaccano]; quindi niente vittimismi, niente conti di ore teoriche e lavorate in pratica, niente maltrattamenti nevrotici da parte di ALCUNI dirigenti, niente file al caldo d’agosto in stanzette in piedi maltrattati dai provveditorati, etc….: tutte cose vere, ma già mostrate da associazioni, servizi televisivi, consapevolezza dei cittadini che si voltano dall’altra parte, mentre mantengono alto il vessillo delle 18 ore e dei tre mesi di vacanza, vessillo che si attenua quando in pericolo ci sono le ALTRUI vacanze.

Mi baso come sempre in CONCRETO su casi a lungo osservati (ribadisco presuntuosamente che sono stato tre volte consecutivamente eletto nel comitato di valutazione-una supplente e due effettivo- dal collegio direttamente e democraticamente, e che non sono mai stato precario, ma conosco benissimo, direttamente, vari precari…). Bastano TRE considerazioni:

  1. ho conosciuto gente lodevole che ha dovuto DARE 3000 euro, andare in pieno agosto a centinaia di km di distanza a farsi esaminare da colleghi (fortunatamente si sono quasi scusati) quando era GIA’ stata assunta, che da 30 anni lavorava bene in classe salvando situazioni con passione; o gente che-sì-ha fatto un concorso “riservato”, ma cento ore fra dicembre e febbraio senza alcuna diminuzione di orario a scuola e con esame finale severo,   accanto a gente che ha scritto una paginetta precotta e facile senza prova orale (magari poi anche questa ha lavorato bene…): il miur e MOLTE parti sindacali erano dannose e conniventi in questo, mentre sbandierano in continuazione progetti di nuova serietà e efficienza nelle assunzioni: per me è fumo negli occhi, è poteziamento dei pedagogisti, e dìvide et impera nel rapporto datore di lavoro / dipendenti: c’è un solo modo di assumere gli insegnanti osservando la Costituzione: il concorso ordinario, fatto con costanza dicendo in anticipo i posti disponibili. Quando la Falcucci, dopo 12 anni, ha fatto così, ha prodotto insegnanti motivati, aggiornati, con voglia di insegnare.             1b la sacrosanta annotazione che tornando a questo non faresti lavorare MIGLIAIA di precari meritevoli e capaci, è facilmente risolvibile: l’Europa ci ha già condannato per varie volte sulla mancata applicazione di una lege esplicita: dopo tre anni di lavoro senza assenteismo o errori dimostrabili, il lavoratore va assunto con posto fisso, nel privato come nel pubblico.
  2. Per chi si auto-incensa e si diverte a OFFENDERE gli insegnanti (a volte, nella prossemica e nello stile verbale, anche in maniera davvero risibile…) bisognerebbe ricordare che I DATI (questo modo di esprimersi ricorda qualcuno) degli ultimi 20, 30 anni confermano il fallimento delle iniziative dall’alto e dell’organizzazione didattica e soprattutto educativa. Don Milani offriva una scuola di alto livello, gratis, senza voti né registro, ma chi non si impegnava senza orari sindacl-studenteschi e dava fastidio, prendeva un c….. n.. c… non metaforico e veniva mandato via. Se il giorno dopo voleva tornare, comportandosi bene, porte aperte.                      Penso che qualunque adulto e alunno quasi maggiorenne raziocinante dovrebbe-comunque la pensi- darSI risposte concrete su quanto sopra…                                                          p.s.: fortunatamente per caso due giorni prima che scrivessi ciò è uscito questo: chi ha tempo lo legga, per favore:    https://nostrascuola.blog/2022/03/31/no-alle-crocette-si-al-concorso-pubblico-una-proposta-per-il-reclutamento-degli-insegnanti/
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