Un’introspezione doverosa
In questo ultimo anno ho potuto convincermi sempre più di un’idea che ho da circa 10,20 anni: alcuni spunti del MIUR forniti come iniziative d’avanguardia, doverose e indispensabili non sono tali, e a volte sono quasi illecite e dannose. A titolo di esempio fornisco questo link https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=-HgKyMtpqTM&t=6s
ma ne potrei fornire altre decine: i libri di Scotto di Luzio e Ferroni, le idee sull’invalsi dello svizzero italofono Bottani, certi spunti di un genio come il compianto Ezio Bosso, etc…
Ciò mi induce, per i pochissimi lettori di questo blog, a iniziare una serie di puntate su -diciamo così- gli “ERRORI DEL MIUR”.
Questa però è il “N° 0” : una sorta di cappello a tutta la faccenda, in cui mi limito a sottolineare due atteggiamenti nodali a cui siamo assuefatti, ma che non sono affatto scontati né doverosi per la Costituzione e la deontologia professionale dell’insegnamento:
- il MIUR si muove come proponitore, come agente di riforme e ispiratore – se non autorità referente – di riforme e atteggiamenti doverosi: non è la sua funzione; tale funzione appartiene da una parte al Parlamento, se accompagnata da attente indagini e riflessioni e da larghe e consapevoli maggioranze, dall’altra alle singole scuole e al rapporto concreto insegnanti-alunni-famiglie
- la pedagogia e la docimologia preferite dal MIUR vengono date come ampiamente accolte, doverose e proficue: non è così. Non è così in teoria, e per quanto riguarda la proficuità non è così nei risultati concreti e tangibili
Ma che cosa ci sta a fare allora, vi chiederete, il MIUR?
La mia risposta è: a vegliare e prendere iniziative contro i suoi stessi errori.
Diamo qui una lista di questi -secondo me evidenti- errori:
- lo strapotere dannoso di siti privati che intralciano la didattica
- le malattie sociali e comportamentali di famiglie e ragazzi
- una pratica selvaggia del divide et imperat
- un sistema di assunzioni e soprattutto di azioni obbligatorie post assunzione inadeguato, fagocitante e secondo me illegale
- una mancanza di stima, appoggio e promozione per un autoaggiornamento autonomo, pluralistico, condiviso e discusso
a presto leggerci, grazie per l’eventuale attenzione, paolo