A VOLTE, DA UN FASTIDIOSO MAL DI TESTA…

Il travaglio è iniziato, come quello di Zeus per partorire Atena dalla testa; ce l’aspettavamo…NON l’aspettavamo, né emozionati né ansiosi: è così. I colleghi ne parlano agitati, i ragazzi incominciano a calcolare difficoltà, vantaggi, difficoltà: vince di nuovo l’anti-scuola. Il miur rivela le prime bozze per la prossima maturità. Impossibile essere contenti. Da un lato siamo in difficoltà: il secondo annus horribilis; qualsiasi scelta lascia incognite e buchi neri, e ciò attenua un po’ le critiche per chi organizza e dirige l’azienda più grossa d’Italia: l’Istruzione. Ma, da un altro lato, le scelte sbagliate hanno una origine banale, chiara, e sempre negata con superficialità come la Peste Manzoniana («o per ignoranza o per altro, si lasciorno persuadere da un vecchio et ignorante barbiero di Bellano, che quella sorte de mali non era Peste»): il triangolo Moratti-Berlinguer-Gelmini, prosegue e si ingrandisce con Bianchi (che al riguardo della pandemia ha gratificato gli insegnanti con un laconico aggettivo di “responsabili” perché si sono vaccinati: gli insegnanti non hanno consigli da dare, non sono dei professionisti; forse gli unici competenti per l’ennesima volta vengono ghettizzati. Anche loro “negati”. Indispensabili ma desaparecidi. La testa di Zeus non partorisce Atena. Un solo insegnante nel comitato per l’ innovazione nella scuola. Nessuna consultazione generale. E -ovviamente- da alti dirigenti e da giornalisti, le cosiddette “medie”, la parte più delicata e nodale dell’istruzione, appena appena guardate, con un senso quasi di ironico fastidio.

Quale casa farmaceutica, quale reparto ospedaliero ben organizzato, quale assessore alla sanità farebbe a meno TOTALMENTE del parere dei medici di famiglia, cioè dei primi specialisti non specializzati? Rispondete voi, pochi lettori

Personalmente, insegno da 37 anni, sono stato eletto tre volte nei comitati di valutazione dei colleghi, ho partecipato a una ventina di esami di maturità, sono stato presidente 6 volte in nove scuole differenti. Affermo senza dubbio che gli insegnanti sono migliorati. Certo , non nelle vuote imposizioni strutturali che nel migliore dei casi costituiscono UNA pedagogia (a mio parere personale non la migliore) e sono in odore di trasgressione del 33 della nostra Costituzione…

Con i mezzi che ci sono adesso, sarebbe molto semplice. Fimalmente anch’io sono per i questionari on line: VORREBBE L’ESAME

a) come lo scorso a.s.

b) come prima dello scorso a.s.

c) come prima della sua riforma

d) svolto in un modo totalmente diverso rispetto ai modelli di cui sopra

Un’indagine che andava iniziata dal primo giorno, a settembre, magari mettendo a spogliare le risposte gli amici assunti all’invalsi…

Precedente se ne dicono tante... Successivo un po' di chiarezza...