ministerium deficiens, 5

due giorni fa sono stato invitato tramite mail da una figura importante del miur a un incontro di tre ore in tutto di formazione sul coniugare educazione appunto con competenze digitali. Penso che non andrò.
Innanzitutto perché la figura di cui sopra ha parlato male, in modo ironico, della scuola, di cui io-nonostante i numerosissimi difetti che essa contiene, mi onoro di far parte, e che da molti è considerata una delle migliori.
In secondo luogo perché la presentazione -probabilmente non mentendo- sbandiera i relatori invitati (sociologi, pedagogisti, tecnologi, sociologi, psicologi) come “massimi esperti”, e questo detto da un superiore agli invitati non mi piace.
Penultima impressione negativa: 5 esperti per tre ore, considerando la tradizione di non iniziare spaccando il minuto e i discorsi,i saluti etc., parleranno se va bene una mezz’ora scarsa a testa. Ho capito che gli incontri su novità (?) scottanti devono porre linee-base lasciando poi voglia di sviluppi, ma mi pare davvero pochino, mi pare più una pubblicità per dove si vuole arrivare che un inizio di aggiornamento.
Ma c’è un’obiezione più inquietante: in queste ultime due settimane, dopo essermi informato da solo, autonomamente, ho partecipato a tre incontri che riguardavano l’ambito culturale di cui mi occupo nel mio lavoro: TUTTI E TRE ON LINE E A DISTANZA, due in Italia, uno con un collegamento dal Canada, che si intitolava così: “Open social scolarship&engaged publics in digital humanities”, cioè “Borse di studio sociali aperte e pubblici coinvolti nelle discipline umanistiche digitali”…
Quello che voglio dire è che in un lavoro già oberato di riunioni, impegni, vidimazioni etc. (molte a parer mio inutili) e che, a detta del lavoro stesso, consisterebbe però innanzitutto nello stare insieme in presenza, considerato anche l’art. 33 della Costituzione Italiana, l’aggiornamento o formazione o chiamiamoli come vogliamo dovrebbe seguire altri moduli e altre dinamiche. Fermo restando un “ben venga” a chi chiama esperti, li fa ascoltare gratuitamente, etc..
Non vorrei però un domani sentirmi dire che rifiuto la formazione, perché non faccio formazioni Sofia, miur o indire…

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